Di Piccionetti Stefano

Far vedere una ROMA invisibile, quella ROMA che ci scorre davanti agli occhi tutti i giorni ma non notiamo mai.

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29 settembre 2008

Riforma Gelmini?A proposito di sessantotto a Valle Giulia. Diceva Pasolini :Adesso i giornalisti di tutto il mondo vi leccano il culo Io no, cari.

Salto nel passato,di:PICCIONETTI STEFANO

Un mese fà all'incirca mi sono trovato proiettato indietro di 40 anni, a Valle Giulia(Roma) stavano girando un Film sul sessantotto e dato che era in un parco libero e trovandomi lì in mezzo, mi sono dilettato a scattare.(chi me lo avrebbe detto che ieri,sui tg riprponessero all'incirca, la stessa cosa in occasione della festa del cinema)
Devo dire che sono rimasto un pò colpito da quelle scene altamente reali che ormai non ricordavo più tanto bene,e vi assicuro che malgrado fossero riprese di un film (ossia pura finzione) mi hanno fatto un poco paura .
Ve le propongo così adattate all'epoca
ciao.

L'Ombra.



Ma a Valle Giulia sono legati anche altri versi. Scandalizzando il mondo della cultura (e della sinistra) dell'epoca, Pier Paolo Pasolini compose una poesia divenuta famosa. Era rivolta agli studenti,(e anche quelli di oggi dovrebbero meditare su queste parole) e diceva:

Adesso i giornalisti di tutto il mondo
(compresi quelli delle televisioni)
vi leccano (come ancora si dice nel linguaggio
goliardico) il culo. Io no, cari.
Avete facce di figli di papà.
Vi odio come odio i vostri papà.
Buona razza non mente.
Siete pavidi, incerti, disperati
(benissimo!) ma sapete anche come essere
prepotenti, ricattatori, sicuri e sfacciati:
prerogative piccolo-borghesi, cari.
Quando ieri a Valle Giulia avete fatto a botte
coi poliziotti,
io simpatizzavo coi poliziotti.
Perché i poliziotti sono figli di poveri.
Vengono da subtopie, contadine o urbane che siano.
Quanto a me, conosco assai bene
il loro modo di essere stati bambini e ragazzi,
le preziose mille lire, il padre rimasto ragazzo
anche lui,
a causa della miseria, che non dà autorità. (...)


Meditate gente meditate! questo vale anche x i politici,professori e tutti quelli che fomentano i giovani di oggi'i quali a volte non sanno neppure perchè stanno lì a scioperare.
Forse? avete anche ragione, ne sono certo,ma non potete impedire agli altri di dissentire il rispetto delle esigenze altrui è LIBERTA,e DEMOCRAZIA
Cari ragazzi credetemi Siete in un mare di Gui (Vedi: Luigi Gui) altro che Gelmini .
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Un sessantotto Hard.
Roma
Penso che?!

Si! penso che in Italia il sessantotto fù molto ''Hard'' leggero, durato una stagione e poi........tutti al mare.Di allora non rimane nulla si ricorda solo nei Tg dell'epoca, anche i sessantottini, oramai sono spariti, sono pochi quelli che credono che ci fu veramente una rivoluzione giovanile più che altro fu un ..Fuoco di paglia un modo come un altro per essere protagonisti, non come in Francia o negli USA
La vera lotta la fecero i figli di chi nel sessantotto lavorava sodo ( e non aveva il tempo di andare a fare a botte con le forxe dell'ordine a Valle Giulia) e non si ritrovò nulla, del piccolo boom degli anni, fine settanta /ottanta e che ora sono alle prese con la crisi attuale.

Max.
Uno qualsiasi (negoziante)
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Nel 1968 io già lavoravo fuori Roma, in Basilicata, ma senza dubbio quall'anno fu un momento storico di grande importanza
. I giovani avevano deciso che non si poteva più essere soggetti al dominio assurdo di certi tipi di personaggi del mondo politico, universitario e dirigente più in generale.
Io personalmente ebbi occasione di partecipare, in prima persona agli antefatti del '68 perchè nel '62 o '63 gli studenti della Facoltà di Architettura di Valle Giulia a Roma organizzarono, contro i baroni della Facoltà, una delle prime storiche occupazioni di una sede Universitaria; avemmo l'appoggio di molti Universitari della Sapienza ma, dopo pochi giorni dei gruppi cominciarono a politicizzare l'evento e noi, cioè gli organizzatori, primi della protesta, abbandonammo l'occupazione poichè non avevamo nessuna intenzione di essere catalogati in movimenti politici di qualsiasi genere. L'occupazione continuò ancora ma senza il gruppo promotore che aveva organizzato tutto con altre motivazioni più connesse alla vita studentesca che alla politica.
Questi primi movimenti, poi seguiti da altre sedi universitarie d'Italia furono secondo me, i momenti nei quali la discussione finì per sfociare poi nella protesta del '68 che rimane un antefatto importante nella storia del sociale mondiale.

Alfredo Borghini
Artista ,Scrittore ,Pittore.