

Dalla rinascita dell'Urbe in poi, a partire dal 1400, iniziò il ripristino della rete idrica romana andata in rovina nel Medio Evo. Piano piano, il nasone tipica fontanella romana di ghisa diventa oggetto familiare e comune arredo urbano romano; i nuovi quartieri, realizzati, sono "arredati" da numerosi nasoni; Testaccio 1910-1915 o la Garbatella 1930.Furono installate per la prima volta nel 1874, per iniziativa dell'allora assessore Rinazzi, ed erano dotate di tre bocchette di varie forme cambiate negli anni.
A guardarli bene,i nasoni, non sono proprio tutti uguali; nel corso del tempo l'originaria iscrizione "Acqua Marcia" non è stata più riportata così come la rappresentazione dal fascio littorio durante il ventennio fascista.
L'Ombra
L’acqua der Nasone:
L'acqua che score dar Nasone.nun la paghi niente
e se pò beve a gratis,
da turisti, pellegrini, romani
e….. te ce poi pure lavà le mani.
L'acqua,che score da'sta' fontanella
nun finisce mai, è… come un fiume in piena,
come le parole che… sorteno da la bocca dei
romani, nun te fanno male.
Ma te se magnano’’come na iena’’.
Score come un temporale e…..
non la poi fermà ,te travorge
come un carroccio senza freni
giù pe Santo Onofrio,
sembra venì fori dar niente ....
ma… te rinfresca l’anima l’occhio e pure la mente.
Meio! Sarebbe? pe quarcheduno,
che dar Nasone ce uscirebbe er vino..
ma… ce sarebbe mezza Roma imbriaca
e chissà? forse sarebbe meio…..
sicuramente tra la gente, tornerebbe più sincerità….
che ultimamente- è un pò carente.
Anonimo